TOP 2022: I 10 MIGLIORI BRANI PUBBLICATI QUEST’ANNO

Anche questo lungo 2022 volge al termine ormai e porta via con sé un gran numero di nuove uscite degne di nota. È stato un anno di grandi ritorni, di definitive consacrazioni e di scoperte interessanti, un anno nel quale vecchie mode hanno convissuto con nuovi stili e nel quale artisti contemporanei hanno guardato al passato mentre quelli della stagione precedenti hanno tentato di rinnovarsi senza tradire i loro marchi di fabbrica. In questa top 10 è racchiuso tutto questo, buona fine e buon principio.

PS. La scelta dei brani è puramente soggettiva e basata sui miei ascolti personali e gusti musicali. Nella classifica ho deciso di non inserire più di un brano per artista e di escludere singoli usciti nel 2021 e riproposti negli album pubblicati nell’anno corrente.

10. THE BLACK KEYS – WILD CHILD

In un momento di grande ispirazione e attività che li ha visti pubblicare 3 dischi nel giro di 4 anni, i The Black Keys chiudono il cerchio quest’anno con “Dropout Boogie”. Singolo apripista del disco è la fascinosa “Wild Child”, brano compatto ed efficace che presenta tutti i classici elementi del duo americano: chitarre distorte un po’ rozze ma in pieno stile garage rock, l’inconfondibile voce di Dan Auberbach sorretta da cori femminili e tanto, tanto amore per il blues. La canzone trasuda un’energia fortissima che invade l’ascoltatore sin dalle prime battute e lo avvolge con un sapiente uso della dinamica per tutta la durata del brano.

I The Black Keys a conti fatti non inventano nulla di nuovo, ma ciò che fanno, lo fanno bene e con qualità, mantenendo il meglio del loro stile. Se la formula funziona perché cambiarla?

9. FONTAINES D.C. – JACKIE DOWN THE LINE

Band iralndese nata nel 2019, I Fontaines D.C. vengono davvero alla ribalta con il loro terzo lavoro in studio uscito quest’anno “Skinty Fia”. Ad anticipare questo album, ritenuto da molti tra i migliori pubblicati nel 2022 in ambito rock, è stato il singolo “Jackie Down The Line”.

Brano dal testo enigmatico, musicalmente ricorda molto da vicino alcuni aspetti dello stile degli Oasis, ma soprattutto il sound tipico dei The Smiths grazie anche al cantante Grian Chatten, la cui voce riporta alla mente il classico timbro nasale di Morrisey, ma con un accento marcatamente irlandese. Questo elemento caratteristico, unito ad un organico minimale costituito dai soli basso, batteria e chitarra, produce un brano indie rock notevole, fresco e che testimonia l’ascesa di questo nuovo e interessante gruppo tutto da scoprire. Ai più il loro nome non dirà nulla, è quindi giunto il momento di andarli ad ascoltare. 

8. THE VANISHED PEOPLE – MY LAST TAPE

Terzo singolo del duo indie rock abruzzese in attività a Milano, “My Last Tape” mostra una band in continua crescita e affinamento del proprio stile. Una chitarra acustica ci introduce all’interno di questo brano che ci parla di una relazione andata in fumo, sulla quale il protagonista si interroga chiedendosi se egli sarà ricordato e con sé il suo brano. Con un altro bel tuffo nel passato, l’apice del brano lo si raggiunge con l’ingresso del sassofono, magistralmente suonato dalla guest star Max Ionata, noto sassofonista jazz, che crea un’atmosfera delicata e sognante di pregevole fattura.

Il talento compositivo dei The Vanished People è innegabile e lo dimostrano i fatti: 3 singoli rilasciati nell’anno di debutto su Spotify e più di 11 mila ascoltatori. Grandi risultati per loro e grandi difficoltà per me nello scegliere uno solo dei loro brani per questa classifica. “AWAKE”“On Mars”“My Last Tape”…Come potevo rinunciare anche ad uno solo di questi?

7. CESARE CREMONINI – LA RAGAZZA DEL FUTURO

Nell’anno della sua definitiva consacrazione all’interno del panorama nazionale, con la sua prima partecipazione in vent’anni di carriera al Festival di Sanremo come ospite e il suo primo attesissimo tour negli stadi, Cesare Cremonini decide di presentarsi a questo 2022 con un nuovo disco tutto da scoprire.

Ad aprire le danze è la title track “La Ragazza Del Futuro”, brano dal gusto disco che continua il percorso iniziato in “Possibili Scenari” con l’esplosiva “Kashmir Kashmir”. Con il suo ritmo trascinante la canzone cattura subito l’ascoltatore e riesce nel difficile intento di combinare il sound tipico della discomusic del passato con sonorità fresche e attuali, dando al brano un equilibrio tale da rappresentare esso stesso la chiave del successo della canzone. Da qualche anno il ruolo di cantautore moderno di punta è nelle mani di questo talento bolognese e “La Ragazza Del Futuro” non fa che confermarlo.

6. SWEDISH HOUSE MAFIA (FEAT. THE WEEKND) – MOTH TO A FLAME

Altro gruppo scomparso dai radar, gli Swedish House Mafia, a 10 anni di distanza dal loro primo successo planetario “Don’t You Worry Child” e a seguito di una dolorosa separazione, tornano nel 2022 con un dirompente singolo, accompagnati dall’artista del momento: The Weeknd. Brano che anticipa l’uscita del loro nuovo album in studio “Paradise Again” “Moth To A Flame” è stato fin da subito riconosciuto come uno dei maggiori successi del 2022, spiazzante e inatteso, nonostante il cantante canadese non fosse nuovo a collaborazioni con dj di fama internazionale (Daft Punk, Gesaffelstein).

Il brano rappresenta un perfetto mix tra lo stile dance degli svedesi che abbiamo imparato ad apprezzare un decennio fa, unito alla voce suadente di The Weeknd, che trasuda grande carica passionale nei suoi testi d’amore. Il piatto è servito signori, non resta che goderci questa pregevole collaborazione.

5. RED HOT CHILI PEPPERS – BLACK SUMMER

Dopo aver recuperato la formazione tradizionale con il ritorno del chitarrista John Frusciante, sulla spinta di un incredibile impeto creativo i Red Hot Chili Peppers hanno rilasciato nell’anno corrente ben due dischi: “Unlimited Love” “Return Of The Dream Canteen”. Se da un lato il ritorno di Frusciante ha avuto grande impatto mediatico, dall’altro l’ha avuto concretamente anche sul sound della band e “Black Summer” è lì a dimostrarlo.

L’introduzione lasciata alla sola chitarra, che crea eleganti trame musicali, rende immediatamente riconoscibile lo stile del chitarrista, con i suoi fraseggi molto ispirati a Jimi Hendrix, e sarà sempre lui a farla da padrone nel corso del brano con un assolo in pieno stile Frusciante, durante il quale viene sorretto da una band in grande forma. Uno degli eventi musicali più attesi degli ultimi 10 anni si è verificato, è il momento di goderselo.

4. ARCTIC MONKEYS – THERE’D BETTER BE A MIRRORBALL

Primo singolo estratto dall’ultimo disco in studio della band di Sheffield “The Car”“There’d Better Be A Mirrorball” segna il ritorno di una delle band rock più amate del momento: gli Arctic Monkeys. Il brano riprende e arricchisce le atmosfere del precedente album “Tranquillity Base Hotel & Casino” presentando una lunga introduzione dal sapore jazz e chill, la cui intenzione è quella di presentare un ambiente notturno e placido. Su questa elegante base si innesta la suadente voce di Alex Turner, che la fa da padrone finché, quando ci si avvia verso la conclusione, l’ingresso di un’orchestra arricchisce le trame del brano e sostiene il cantato nel momento in cui si fa più concitato e raggiunge le note più alte.

La maggior parte dei fan storcerà il naso all’ascolto di questo prodotto, ma dovranno ricredersi: i tempi di “AM”  e dei ragazzini indie sono finiti, ora gli Arctic Monkeys sono uomini maturi che fanno ciò che vogliono e con classe.

3. MUSE – YOU MAKE ME FEEL LIKE IT’S HALLOWEEN

Selezionare solo uno dei brani contenuti nell’ultimo disco della band britannica “Will Of The People” (in precedenza recensito su Live&Studio: https://livestudio.altervista.org/muse-will-of-the-people/) è stata dura dovendo scegliere tra la title track e i singoli “Won’t Stand Down”, “Compliance” e “Kill Or Be Killed”.

A spuntarla alla fine è stato il brano più particolare e spiazzante, “You Make Me Feel Like It’s Halloween”, nel quale si riflette sugli abusi domestici subiti dalle donne durante il lockdown. Per questa traccia i Muse attuano una significativa “operazione anni 80” recuperando le atmosfere tipiche dei film horror di un tempo e di successi come “Thriller” o “Somebody’s Watching Me” e unendole con il loro tipico sound granitico creano un prodotto compatto, efficace e affascinante. Buona prova per Matt Bellamy e soci, che non smettono mai di stupire e rinnovarsi.

2. STROMAE – L’ENFER

Il 2022 sancisce tra le tante cose il ritorno sulle scene di Stromae, al secolo Paul Van Haver, con il suo terzo album in studio “Multitude” (recensito la scorsa settimana su Live&Studio: https://livestudio.altervista.org/stromae-multitude/). Secondo singolo dell’album è “L’Enfer”, presentato, come solo l’artista belga poteva fare, in modo teatrale durante un’intervista alla televisione francese TF1: a seguito di una domanda della giornalista riguardante la sua inattività musicale, egli ha di tutta risposta eseguito il brano in diretta.

Su un tappeto di pianoforte, Stromae racconti gli anni più bui della sua vita, oscillanti tra depressione e pensieri suicidi, in un crescendo che porta alla fragorosa esplosione di suoni elettronici nel ritornello, sostenuti da un coro che incarna alla perfezione la disperazione provata dal protagonista di fronte a tutto ciò. Questo e molto altro è il nuovo Stromae, tornato per restare e affascinarci.

1. THE WEEKND – A TALE BY QUINCY/ OUT OF TIME

Brano che non può essere compreso slegato dal suo preludio, nel quale il leggendario produttore americano Quincy Jones introduce il tema della canzone attraverso delle sofferte vicende della sua vita, “Out Of Time” è il grande successo regalatoci quest’anno da Abel Tesfaye, in arte The Weeknd.

Contenuto nell’ultimo disco del cantante canadese “Dawn FM”, il brano rappresenta il più riuscito e completo dell’album, che con il suo gusto particolarmente retrò e R&B ha saputo conquistare tutti sin dal primo ascolto. A completare l’atmosfera contribuisce, poi, un testo molto sofferto, che canta un amore provato dal protagonista quando ormai è troppo tardi per viverlo. Piccola curiosità: l’intera introduzione del brano e la sua melodia sono un sample (ripreso spudoratamente?) del brano giapponese anni 80 “Midnight Pretenders” della cantante Tomoko Aran. 

BONUS TRACK: PINK FLOYD – HEY HEY RISE UP

Menzione doverosa per questa traccia realizzata dall’immortale David Gilmour per raccogliere fondi in favore dell’Ucraina, da quasi un anno coinvolta nel triste conflitto con la Russia, che per l’occasione ha deciso l’impensabile: riunire i Pink Floyd. Non galvanizzatevi, i veri Pink Floyd non potranno mai tornare, data la dipartita del tastierista Richard Wright nel lontano 2008 e l’insanabile faida tra il chitarrista e Roger Waters, bassista del gruppo nonché sua mente creativa.

Il brano vede alla voce l’ormai soldato ed ex cantante del gruppo ucraino Boombox Andriy Khlyvnyuk, estrapolata da un suo video postato sui social che lo vede in uniforme eseguire a cappella il canto popolare “Oj u luzi cervona kalyna”. Gilmour, amico del cantante, ha costruito una base su questa registrazione come solo lui poteva fare, inserendo nel mezzo un immancabile e inconfondibile assolo. Isoliamoci da tutti i criticoni che si fanno sentire ad ogni nuova uscita di band del passato e godiamoci questo piccolo regalo da parte di leggende assolute.

Pubblicato da livestudio

Mi chiamo Luca Di Criscio e sono nato il 19 Maggio 2003 ad Atessa, un piccolo comune nella provincia di Chieti in Abruzzo. Fin da piccolo ho sviluppato un grandissimo interesse per la musica, specialmente il rock del passato, che mi ha portato all'età di 9 anni ad intraprendere lo studio della chitarra. Durante gli anni dell'adolescenza poi, i miei orizzonti culturali e musicali si sono notevolmente ampliati anche grazie alle prime esperienze all'interno di gruppi musicali, che mi hanno dato lezioni molto preziose. Dopo aver terminato il Liceo Classico, ho intrapreso gli studi all'Università Cattolica Del Sacro Cuore di Milano frequentando il corso di Linguaggi Dei Media della facoltà di Lettere e Filosofia. In questo ambiente, sono arrivato ad unire la mia enorme e sempre maggiore passione per il mondo musicale con gli studi passati e presenti per realizzare quale sia la mia ambizione: diventare un giornalista musicale. Pertanto, mi sono subito messo al lavoro e, contestualmente ad una collaborazione avviata con la web radio RockAndWow, ho deciso di aprire questo blog musicale nel quale metterò tutta la mia passione e le mie competenze.